Un service innovativo per il territorio della provincia di Belluno grazie alla nuova pubblicazione di Paolo Doglioni “1834. Due vite si incontrano

5 Dic 2021News

Sta per partire un nuovo service del Rotary Club Belluno, sostenuto anche dai Club di Cadore-Cortina e Feltre – che ha l’obiettivo di di formare e orientare gli studenti bellunesi che stanno frequentando Istituti superiori a indirizzo turistico. Verrà infatti bandito bandito un concorso di idee per la creazione del logo “Marchio di area” che il Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi, presieduto da Lionello Gorza – socio del Rotary Club di Feltre-, ha già in progetto di estendere a tutta la Valbelluna per costituire un unico modello di sviluppo turistico e una struttura di gestione turistica omogenea e unita. 

Verranno inoltre proposte azioni formative mirate a sviluppare le nuove competenze per un turismo accessibile e sostenibile, con l’obiettivo finale di inserimento lavorativo in strutture turistiche e di accoglienza del territorio Bellunese. 

Il Service si inserisce nelle azioni formative per le nuove generazioni – ambito in cui il Rotary Club di Belluno ha già in essere vari service come Ambientiamoci, Guida Sicura, Borse di Studio –  conciliando lo sviluppo turistico con obiettivi sociali, culturali e ambientali. 

«Crediamo sia un’opportunità – le parole della presidente del Rotary Club Belluno Patrizia Pedone – per confermare e condividere progetti per la valorizzazione e lo sviluppo della nostra comunità».


Da sinistra Paolo Doglioni e Patrizia Pedone in occasione della presentazione del libro e del service rivolto allo sviluppo del territorio Bellunese attraverso il turismo.

Un service che sarà sostenuto economicamente grazie anche alla nuova pubblicazione del socio Paolo Doglioni “1834. Due vite si incontrano”. «Pietro Pagello… chi era costui?». Questo evidentemente si deve essere chiesto Doglioni di fronte a una vecchia lapide, polverosa e poco visibile, recante un misterioso acronimo (Q.M.P.) sulla facciata di un ancor più vecchio palazzo Bellunese. E cosa fa uno Storico di fronte a un tale quesito? Spinto dalla curiosità non può che indagare, frugando tra polverosi archivi, interpretando sbiadite calligrafie, rovistando nelle soffitte, ecc. Ed è quello che ha fatto Doglioni, in questo favorito dalle penose chiusure e dagli indisponenti vincoli derivanti dal Covid-19. Nella sua fantasia egli affida la ricerca ad un certo Bernardo Dollone (il cognome ci richiama alla mente un antico precursore della progenie Doglioni), generale dei carabinieri, inflessibile garante della serietà della ricerca. «Ricerca che deve rispettare la memoria di chi non c’è più – evidenzia l’autore – e quindi non può difendersi». Seguendo le tracce, ben presto salta all’occhio del Dollone il nome di una certa George Sand, donna di grande personalità e cultura, dai molteplici e controversi interessi, alla quale il Pagello si legò a causa di “un breve e turbolento amore”. E qui si entra nel cuore della ricerca, ed è bene che ognuno si dedichi alla piacevole lettura, scoprendone gli interessanti particolari, e giungendo alla soluzione dell’enigma.

Libro, come già anticipato, che ha uno scopo sociale: l’intero ricavato dalla vendita di questa pubblicazione, sarà devoluto al service appena descritto. Per informazioni sull’acquisto: rcbelluno@rotary2060.eu