Il service “Microcredito” continua… e si trasforma

5 Feb 2022News

Il Covid ha trasformato anche il service “Microcredito” che continua a rispondere ai bisogni delle persone in difficoltà: alcuni hanno i mezzi per onorare i piccoli prestiti erogati dalle banche, per altri si interviene con l’utilizzo del Fondo di Solidarietà. 

Il gruppo di lavoro, che vede tra i protagonisti anche Soci del nostro Club (Angelo, Riccardo e io) ha accolto e valutato le richieste presentate durante la pandemia, ma gli incontri, necessariamente online, sono stati molto difficili soprattutto con le persone straniere che ancora non padroneggiano completamente la lingua e, per tutti, è stata mortificante la mancanza di relazioni dirette finalizzata ad approfondire aspetti che vanno al di là dell’analisi della situazione economica dei singoli o del nucleo familiare. 

Come detto, una parte delle persone che si sono rivolte al Microcredito non erano in grado di poter restituire la somma e, data la loro difficile situazione, sono state dirottate verso il “Fondo di Solidarietà del Comitato d’Intesa” che interviene a fondo perduto. 

Si ricorda, a tal proposito, che il Fondo di Solidarietà viene sostenuto annualmente anche dal nostro Club e da singoli Soci. 

Per le persone generalmente “vittime del Covid” che hanno dimostrato di poter restituire il prestito, l’intervento è stato molto efficace. 

Abbiamo già evidenziato la trasformazione della domanda : non sono cambiati i problemi (per es. arretrati di affitti e bollette), ma sono cambiate le cause, spesso legate all’incertezza di un lavoro che prima del Covid si considerava certo e che si è trasformato in “occupazione altalenante”. 

Una criticità che stiamo evidenziando nei rapporti con le due banche che erogano il prestito è la crescente complessità delle procedure di una e la necessità che, utilizzando l’altra, i richiedenti debbano andare a Treviso per concludere l’iter amministrativo. Su questi aspetti abbiamo chiesto aiuto a Gianmarco. 

Mariachiara Santin